Medjugorje, 25 settembre 2016
"Cari figli,
oggi vi invito alla
preghiera.
La preghiera sia per voi
vita.
Soltanto così il vostro cuore
si riempirà di pace e di gioia.
Dio vi sarà vicino e voi Lo
sentirete nel vostro cuore come un amico.
Parlerete con Lui come con qualcuno
che conoscete e, figlioli, sentirete il bisogno di testimoniare, perché Gesù
sarà nel vostro cuore e voi sarete uniti in Lui.
Io sono con voi e vi amo
tutti con il mio amore materno.
Commento di Padre
Livio di Radio Maria al messaggio del 25 settembre
Se mettessimo in pratica questo messaggio e
se vivessimo questo mistero della preghiera che è colloquio ed elevazione
dell’anima a Dio, avremmo risolto tutti i nostri problemi, perché attraverso la preghiera Dio abita in noi,
prende possesso della nostra vita e ci
porta alla meta.
Nella preghiera possiamo parlare con Dio, conoscerLo, sfogarci, presentare
a Lui le nostre miserie, i nostri peccati, i nostri pentimenti, i nostri
propositi, le nostre ricadute e le nostre rialzate, le nostre paure e le nostre
angosce.
Lui è un Padre che ci ascolta, è un Padre che ha compassione di noi,
che ci capisce, minimizza le nostre
miserie, perché sa che siamo sue creature, sa che siamo dei fiori delicati,
sa che siamo deboli dentro a causa delle tentazioni e a causa dell’aggressività
del mondo, quindi anche del maligno. Guarda
con pietà le nostre ferite, i nostri
peccati, le nostre miserie e ci rialza,
ci aiuta, ci conforta, ascolta le nostre lamentele, i nostri sospiri, le
nostre richieste, non ci abbandona mai.
Quindi la preghiera del mattino, quando ci alziamo e affidiamo la giornata a Dio, anche con le semplici
preghiere del Catechismo, perché ci guidi durante la giornata e la preghiera che conclude la giornata
nella richiesta del perdono, nella presentazione delle proprie richieste,
soprattutto della pace, del sonno dei giusti.
La preghiera nasce
dalla vita, è un incontro con Dio, “pregate Dio nel silenzio della vostra anima”,
ha detto la Madonna nel messaggio del 2 settembre 2016, e quando noi nella
preghiera cerchiamo Dio nel silenzio della nostra anima, Dio ci dà ciò che Lui
è, cioè la sua pace e la sua gioia.
Anche se ci avviciniamo a Dio col carico
dei nostri fardelli, delle nostre mancanze, delle nostre debolezze e dei nostri
peccati, diciamo: “Signore sono un
poveretto, mi affido a Te, abbi pietà di me, aiutami a portare il peso della Croce,
a essere fedele, a non vacillare”,
e con questo atto di affidamento e di fiducia impariamo dalla Madonna che nel
messaggio del 2 settembre 2016 ha detto: “La mia vita è stata dolore, silenzio ed
un’immensa fede e fiducia nel Padre Celeste”. Questa è la preghiera e allora
nel nostro cuore gorgoglia l’acqua viva della gioia e della pace.
Con questa ricerca di Dio dentro di noi nel silenzio dell’anima, Dio si fa
vicino a noi: “Dio vi sarà vicino e voi Lo
sentirete nel vostro cuore come un amico”, e anche
quando la preghiera è arida, se c’è lo sforzo dell’affidamento: “Gesù mi affido a Te, confido in Te, mi
abbandono a Te”, attraverso la pace
che dà questo sforzo sentiamo la sua vicinanza.
È la vicinanza di un amico fedele che ci
capisce, che ci protegge, che è l’unico vero amico della vita, perché abita in noi, perché ci ha creato, ci
ha redento, perché ci ha preparato un destino di gloria e noi stringiamo con
Gesù un’amicizia che nessuna bufera della vita potrà mai distruggere.
Ripetiamo spesso: “Gesù confido in Te, Maria fiducia mia”, perché Gesù è realmente presente nel cuore, la Madonna è veramente vicina a
noi come Madre. Quando questo avviene noi abbiamo trovato la chiave della
vita, il tesoro della vita e qui vediamo lo
sguardo missionario: la preghiera è
un immergersi in Dio e portare Dio agli altri.
“Sentirete il
bisogno di testimoniare agli altri”,
avendo noi fatto l’esperienza
dell’amicizia di Gesù, “perché Gesù sarà nel vostro
cuore” e noi siamo uniti a Lui.
Parlare con amore di Gesù agli altri, come qualcuno che si conosce, e
si vuol far conoscere agli altri, questa è la forma quotidiana più efficace
di evangelizzazione che tutti possiamo fare, mamme, papà, ragazzi, anziani, (anche
gli anziani possono dire agli altri anziani: pregate, perché con la preghiera
si esce dalla solitudine, della prospettiva della morte e si entra in una luce
immortale). A qualsiasi età chi prega sente la vicinanza di Dio, stringe con
Lui un’amicizia, non c’è bisogno di tante esortazioni, “sentirete il bisogno di
testimoniare”, non di nascondere la propria identità, non di
mascherarla, come un tesoro che vogliamo che anche gli altri trovino dentro di
loro, perché Dio bussa alla porta di tutti.
“voi
sarete uniti in Lui”, e uniti a Gesù siamo apostoli di Maria, operai nella vigna del Signore.
“Io
sono con voi e vi amo tutti con il mio amore materno”, la Madonna ci assicura che non ci abbandona,
che in questi tempi difficili è con noi,
aiuta la Chiesa, aiuta il mondo, aiuta le famiglie, aiuta i lontani, aiuta gli
ammalati, aiuta i giovani, aiuta anche quelli che sono nelle tenebre e
nell’ombra del male, i peccatori, tutti.
È Madre di tutti gli
uomini,
tutti siamo stati affidati al suo Cuore materno e tutti ama. “Grazie per aver risposto
alla mia chiamata."
Rispondiamo a questo invito in
particolare nel mese di ottobre con la preghiera del Rosario attraverso la
quale con Maria meditiamo i misteri della nostra Redenzione, il Rosario anche
in famiglia, che protegge le famiglie, il Rosario con i Gruppi di Preghiera,
focolari di amore, e tutti potete
organizzarli, perché sarà la
preghiera che salverà il mondo, perché attraverso la
preghiera Dio entra nella vita degli uomini.
N.B. Il testo
di cui sopra può essere divulgato a
condizione che si citi (con link, nel caso di diffusione via internet) il sito www.medjugorjeliguria.it
indicando: “ Trascrizione
dall’originale audio ricavata dal sito: www.medjugorjeliguria.it
N.B. Il testo
di cui sopra può essere divulgato a
condizione che si citi (con link, nel caso di diffusione via internet) il sito www.medjugorjeliguria.it
indicando: “ Trascrizione
dall’originale audio ricavata dal sito: www.medjugorjeliguria.it “